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Affidi: centinaia di risposte all’appello di Fuori Campo, il percorso prosegue

Quando nel novembre 2020 è partita la campagna promozionale per cercare famiglie da coinvolgere nel progetto “Fuori Campo”, non immaginavamo che ne sarebbe seguita una risposta così numerosa e partecipe. Cercavamo persone interessate a intraprendere un’esperienza di affido familiare con alcuni dei bambini ospitati nelle comunità di Casa Base Chieri e Avigliana: il nostro appello è arrivato ben oltre i confini della Regione Piemonte, restituendoci centinaia di risposte da tutta Italia.

GRAZIE!

Ringraziati TUTTI di cuore per la grande generosità dimostrata, abbiamo ovviamente dovuto fin da subito fare opera di selezione, scegliendo di trattenere unicamente i riferimenti di persone e famiglie che ci contattavano da territori vicini, Piemonte, Liguria, Lombardia, per ragioni di comodità logistica.

Come precisato fin da subito, per diventare “affidatari” non esistono particolari requisiti prestabiliti. Ma un passaggio era certo e per noi fondamentale: seguire i proponenti in un percorso di conoscenza e formazione all’affido. Più di 180 famiglie interessate al progetto hanno avuto l’opportunità di partecipare ad uno dei 5 webinar di orientamento all’affido organizzati tra dicembre e gennaio dagli operatori del progetto Fuori Campo. L’obiettivo era fornire alle famiglie informazioni fondamentali per maturare una scelta consapevole di disponibilità all’Affido, per approfondire la conoscenza del progetto Fuori Campo e delle realtà comunitarie di Casa Base Chieri e Avigliana.

A fine incontro, i partecipanti sono sempre stati congedati con un messaggio:

”Non esiste una famiglia affidataria perfetta, ma una famiglia che caso per caso può essere adatta per un progetto di affido con quel particolare bambino!”

UN PERCORSO IN 5 TAPPE

Le coppie che hanno proseguito il percorso sono state quaranta. Il corso si è diramato in quattro ulteriori incontri, ognuno incentrato su una tematica fondamentale riguardante l’affidamento. Lo scopo degli incontri era rendere i partecipanti pienamente consapevoli di cosa significhi entrare in un mondo così profondo e delicato. Intraprendere un percorso di affido è infatti un dono reciproco, dalla coppia al bambino e viceversa, ma non è privo di insidie e difficoltà.

Durante il viaggio con le coppie abbiamo discusso anche di queste difficoltà: abbiamo visto come i nostri bambini abbiano sviluppato dei superpoteri che hanno permesso loro di sopravvivere all’interno di esperienze difficili, ma che oggi li mettono in forte difficoltà nel momento in cui si trovano a vivere in contesti in cui i pericoli non ci sono più. Abbiamo parlato dell’importanza per loro di mantenere un legame con le proprie origini e di non doversi sentire divisi fra due famiglie; ci siamo cimentati nell’immaginare quali potrebbero essere gli ostacoli che una famiglia affidataria deve affrontare: dalla comprensione della fatica del bambino al contenimento e al contrasto dei comportamenti problematici; abbiamo riflettuto su quanto sia difficile raggiungere da soli un equilibrio in questi contesti e dell’importanza di avere intorno una rete di supporto formata da parenti, amici, e da figure professionali come lo psicologo e l’assistente sociale.

IL VIAGGIO CONTINUA

L’affido dev’essere per il bambino un’esperienza riparatoria che ne curi i vissuti negativi del passato, tuttavia, proprio come accade fra i pezzi di un puzzle, devono crearsi spontaneamente i giusti incastri: non tutti i bambini possono trovare il proprio posto all’interno di una famiglia qualsiasi, né ogni famiglia è adatta a ricevere ogni bambino.

Concluso questo primo passaggio, il viaggio di ricerca dei pezzi del puzzle prosegue. Continueremo ad approfondire la conoscenza con quelle famiglie che ci sembra possano meglio abbinarsi con le caratteristiche di alcuni dei nostri bambini, magari proponendo loro un’esperienza di volontariato in comunità, a diretto contatto con il nostro mondo. Altre coppie sono state invece indirizzate verso i Servizi del territorio, affinché la loro disponibilità sia d’aiuto a molti altri bambini, magari in carico ad altre realtà che come la nostra sono in cerca di famiglie affidatarie.

💙 Fondamentale in questi casi è non avere fretta, di scegliere e di capirsi, anche se non vediamo l’ora di aggiornarvi sui prossimi passi! Per ora, incrociamo le dita tutti insieme.

Daniela e Christopher
educatori di Casa Base Avigliana e operatori del Progetto Fuori Campo

#InsiemeSiamoComunità