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Elena: “il mio Servizio Civile a Casa Base Avigliana!”

Elena ha 21 anni e frequenta il corso triennale di Psicologia all’Università Torino, che intende completare con una Laurea specialistica in Psicologia Clinica. La lunga strada davanti a sè per realizzare il suo sogno professionale l’ha condotta all’uscio di Casa Base Avigliana, dove da febbraio 2020 affianca i nostri bambini nel loro viaggio verso il futuro in qualità di servizio civilista!

Ormai superata la metà della sua esperienza di volontariato in Comunità, abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con lei…

Il tuo servizio civile:
perché a Casa Base e perché ad Avigliana?

Abito ad Avigliana e conosco la realtà di Casa Base da quando sono tra i banchi di scuola. Negli anni ho avuto modo di incontrare alcuni bambini e bambine della comunità e piano piano è nata in me la voglia di conoscerli anche all’interno di quella grande villa vicino alla stazione!

E così ci hai scelto per questa esperienza di vita così importante, iniziata in un momento molto particolare per tutti…

Sì, ho iniziato il mio servizio a Casa Base ormai 7 mesi fa, proprio in concomitanza con i primi giorni di quarantena. Per me era tutto da imparare, tutto così nuovo, ma anche per i bambini e gli educatori è stato l’inizio di una quotidianità mai vissuta prima. Tra una lezione a distanza e l’altra, una partita di pallavolo e una di calcio mi sono presto sentita parte di questo mondo denso di emozioni…

In che cosa consiste il tuo lavoro?

In Comunità faccio di tutto e un po’. In questo periodo in cui i bambini tornano da scuola nel pomeriggio faccio trovare loro la merenda, li aiuto a cercare la voglia di fare i compiti e mi diverto a giocare con loro in giardino. Quando serve do una mano agli educatori nella preparazione dei pasti e nella gestione quotidiana della casa e delle commissioni! Insomma, faccio parte della famiglia.

Quest’estate sei stata anche protagonista di un laboratorio in particolare…

Esatto! Tra le tante attività proposte ai bambini durante le vacanze estive il laboratorio di pasticceria mi ha vistoa in prima linea. Pesare gli ingredienti come piccoli chimici, mescolare e impastare con vigore, assaggiare un po’ di qua e un po’ di là è stato molto divertente. Il momento più bello? Sicuramente sentire i bimbi dire “Buono!!! Lo rifacciamo?”, sempre con il viso pieno di cioccolato!

Hai ormai superato la metà del tuo percorso in Casa Base: è quasi tempo di bilanci! Cos’è stato e cos’è per te Casa Base?

Posso dirti che mi sento molto coinvolta nel mio Servizio, anche emotivamente. I bambini, ognuno con le proprie modalità, comunicano tanta rabbia, frustrazione e tristezza nei momenti di difficoltà. Ma ci sono anche grandi sorrisi, pomeriggi di gioia e divertimento, così come altri di riflessione e consapevolezza. Tutte emozioni e sensazioni che porto a casa con me e che mi rendono giorno dopo giorno più ricca e grata. Lavorare a Casa Base per me è questa potente miscela di emozioni.