Parliamo di AFFIDO FAMILIARE, parliamo del progetto Fuori Campo!
Nelle comunità di Chieri e Avigliana ospitiamo 20 minori in situazioni di difficoltà, che crescono aiutati da educatori e volontari. Il percorso comunitario dura in media due anni, ma al suo termine non tutti hanno la possibilità di rientrare in famiglia. Per questo con Fuori Campo ne promuoviamo l’affido: cerchiamo un ambiente di cura e affetto che li aiuti a crescere per un periodo di tempo limitato, potendo contare su figure di riferimento in grado di supportarli.
Figure come i genitori affidatari di A., che hanno condiviso con noi qualche parola per raccontarvi la loro esperienza…
“La nostra avventura con A. è cominciata nell’agosto del 2016.
Tutto nasce dalla nostra amicizia con i presidenti del gruppo A.p.a.a. (Associazione per l’adozione e l’affido): sono stati contattati dalla Comunità per minori di Casa Base di Avigliana per un’urgenza, trovare al più presto una famiglia affidataria per una bambina di otto anni.
Li abbiamo incontrati e una volta raccontataci la storia di A. ci hanno proposto di iniziare il percorso per l’idoneità come famiglia affidataria, che abbiamo accettato. Era giusto partire a piccoli passi e così a settembre abbiamo iniziato a fare i volontari presso la comunità.
VERSO CASA – A gennaio 2017 è stato detto alla bambina che saremmo diventati i suoi genitori affidatari e da lì in poi è iniziato l’importante percorso di avvicinamento a casa.
Stavamo con lei due pomeriggi alla settimana e verso aprile dello stesso anno sono iniziati i pernottamenti a casa. Tutto è andato bene e finalmente, a giugno, è partito l’affido domiciliare che continua tutt’oggi!
L’AFFIDO. UN LUNGO VIAGGIO DA VIVERE INSIEME – Ciò che più colpisce, che più rimane, di questa convivenza è l’imparare a conoscersi a vicenda, l’affrontare insieme le paure, le prime litigate. È un lungo viaggio da vivere insieme dal quale si esce tutti cresciuti, migliorati.
Certo, ci sono delle difficoltà: dialogare con istitituzioni e servizi non è sempre facile, e a volte ci si sente anche un po’ soli, ma rimanere sempre concentrati per il bene della bambina è uno dei nostri compiti come genitori.
IMPARARE AD ACCOGLIERE – Al netto di qualche ovvia difficoltà è un’esperienza meravigliosa. Se la consiglierei a tutti? Dipende. È molto importante ricordare sempre che i bambini, prima di entrare nella nostre vite e nella nostre case, hanno un loro vissuto che dobbiamo rispettare, capire, affrontare e superare insieme a loro. Dobbiamo essere accoglienti: consiglio quest’esperienza a tutti gli adulti consapevoli della delicatezza e dell’importanza del compito!
L’affido è per noi è davvero la scelta migliore che potessimo fare: condividere la felicità per le piccole cose e scoprire ogni giorno sfaccettature nuove dei propri caratteri ci rende forti e orgogliosi di quello che siamo“.