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Come in ogni famiglia – Natale a Chieri

Quello di quest’anno è stato il mio primo Natale in comunità. È stato divertente e speciale. Non sapevo cosa aspettarmi, ma è stato molto... normale: tante emozioni, aspettative, voglia di stare insieme e scoprire i doni ricevuti. Come in una famiglia qualunque... anche se un po’ più numerosa!

Nelle parole di Patrizia, educatrice di Casa Base Chieri, troviamo tutto il senso di un Natale trascorso in Comunità: la ricerca e la scoperta di emozioni di normalità, che sono in fondo le stesse dentro e fuori dalla Comunità, solo un po’ amplificate.

Lontano dai pensieri
di ogni giorno

Per i 10 ragazzi ospiti di Casa Base Chieri, la comunità è casa, è famiglia. E un Natale in famiglia è forse la cosa più bella che si possa desiderare. Lo è ancor più quando si mangia e ci si diverte, lontano dai pensieri di ogni giorno, intonando canzoni natalizie, raccontandosi dei regali di Natale scartati la sera precedente: questi sono stati i principali argomenti di conversazione del nostro 25 dicembre, che quest’anno ha avuto un sapore particolare, di dolce e salato, di arancini e cannoli, un sapore… di magia: a cucinare con – e per – noi il giorno di Natale c’erano due personaggi particolari, un’Elfa e Babbo natale!

L., 11 anni:

Babbo Natale ha suonato alla porta, ma non si è fatto vedere, forse era di fretta! Però i regali me li ha portati: una super macchinina telecomandata e dei Lego per costruire tutto quello che immagino!

Con la pancia piena di leccornie abbiamo trascorso il pomeriggio di Natale al cinema: anche questo è ormai un piccolo, grande rito del Natale di tanti italiani, cui aderiamo sempre molto volentieri. Abbiamo scelto “Jumanji: The Next Level”: un film di azione, emozione e mille avventure; siamo tornati a casa stanchissimi, ma emozionati per la giornata vissuta insieme.

E così è stato anche a Capodanno, salutato con l’immancabile festa. La preparazione del cenone è partita dalla prima mattinata del 31: chi si è occupato di preparare gli antipasti, chi delle tradizionali lenticchie, chi del cocktail – rigorosamente analcolico – per brindare alla mezzanotte.

Il ricco pranzo, una bella partita a tombola e poi tutti in cammino: in piazza a Chieri ci aspettava lo spettacolo comico dei Pampers! Dentro i nostri piumini, sciarpe e capelli ci siamo scattati gli ultimi selfie dell’anno, abbiamo mangiato una fetta di panettone e pandoro e scandito il countdown verso i fuochi d’artificioBENVENUTO 2020, benvenuti nuovi sogni, aspettative e desideri! 

Una scorpacciata
di attività

Come da letterine di Natale e da promesse fatte ai ragazzi, le vacanze invernali sono sempre occasione per fare scorpacciata di uscite e attività: il cinema, le uscite alle giostre, le merende golose fuoriporta. L’attività più spettacolare è stata sicuramente la gita in montagna del 30 dicembre; l’attesa nei nostri giovani ospiti era tanta: già molti giorni prima abbiamo iniziato a prepararci provando tutto l’abbigliamento da montagna! Che ridere, sembravamo dei pupazzi di neve, tutti imbacuccati dentro casa. 🙂

Lunedì mattina siamo partiti con le nostre super Fiat Panda, carichi di entusiasmo e voglia di mettere nella valigia dei ricordi felici un’altra giornata “coi fiocchi”.

Appena arrivati a Ghigo di Prali ci siamo fiondati a prendere i bob, che hanno accompagnato le nostre scivolate per tutto il giorno! Fra una caduta indolore e un urlo “PISTAAAA”, ben presto è arrivata l’ora del pranzo: polenta concia e dolci di montagna sono sempre il miglior modo per ricaricare le batterie. E via di nuovo sulle piste a “bobbare come dei pro”, come dicono i ragazzi.

A., 15 anni:

Una giornata stupenda. Avevo le gambe rotte a forza di portare il bob su e giù e di ruzzolare a bordo pista!

I., 11 anni:

Anche se abitavo vicino alle montagne non ero mai andata sulla neve a bobbare, che scasso!

Alle 17 ci siamo concessi un’ultima cioccolata calda con panna… che ci ha riscaldato ossa e  muscoli. Cuore e pensieri non avevano bisogno d’essere scaldati: durante il viaggio di ritorno qualcuno già russava sorridente e spensierato. Un sospiro di sollievo anche per noi educatori ed educatrici: sono momenti ed emozioni che sappiamo di non poter mai dare per scontati. Il 2020 è partito nel migliore dei modi!

Frida e le educatrici di Casa Base Chieri