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Novità d’ottobre – L’orticello di Casa Base Avigliana

Qui Casa Base Avigliana!
Cari amici, mentre vi scriviamo siamo a fine ottobre. Un mese di pieno autunno, con il freddo inverno ormai alle porte. È il mese in cui la vita in Comunità riprende a pieno ritmo la quotidianità interrotta dalle vacanze estive, si riprendono le solite attività e se ne pianificano altre.

Una piccola, grande idea

I preziosi volontari di Casa Base Avigliana sono un sostegno imprescindibile anche in questo: il loro mettersi in gioco con idee e voglia di fare, risorse e talenti, contribuisce ad alleggerire il percorso di comunità di ognuno dei nostri bambini.

Due volontari hanno avuto l’idea di creare un orto in comunità, e hanno reperito tutto il necessario per realizzarlo. Noi educatori abbiamo subito sposato il progetto: “può fare davvero bene ai bambini!”. La cura dell’orto richiede studio, attenzione, osservazione e molta pazienza. La cura della natura è un potente mezzo per imparare ad affrontare la vita con più coraggio e ottimismo.

E allora via, tutti a sporcarsi le mani! Insieme ai volontari, i bambini hanno piantato tre varietà di pomodori, fragole, zucchine, melanzane e rosmarino. Per non farci mancare nulla hanno anche risistemato due grandi vasi, riempiendoli di fiori colorati.

I bambini ci hanno messo un po’ ad assimilare la novità, inizialmente dovevamo sollecitarli a prendersene cura, ma pian piano hanno “fatto loro” l’orticello: bagnare, cercare la verdura tra le foglie delle piante, attenderne la nascita e la maturazione, condividere lo stupore nel raccogliere e portare a tavola qualcosa di cui si sono occupati. Piccoli, grandi gesti di cura che che in realtà hanno riservato a se stessi.

Certo, dobbiamo dire che le fragole non hanno mai visto la tavola perché puntualmente, appena rosse al punto giusto, qualche manina le prendeva e le mangiava seduta stante!
Ma poco importa la golosità: l’orto sta insegnando ai bambini il valore della pazienza e che se sanno quant’è bello ciò che aspettano, sarà bella anche la sua attesa.

Elisabetta e gli educatori di Casa Base Avigliana